OPERA

La produzione di Leverone si è sviluppata nel corso degli anni attraverso un coerente percorso di ricerca
che, a partire dagli anni ’70, ha cominciato a mettere in evidenza la sua peculiare sensibilità sperimentale
verso gli elementi materici e tonali, delle composizioni argillose ed i rivestimenti vetrosi (smalto e vetrina).
Gli elementi di ispirazione di tale ricerca hanno comunque espresso significative varianti nel corso del
tempo: dai riferimenti naturalistici dei primi anni ’70 sino alle più recenti riflessioni contenute nella serie
Alati. Nella sua più recente ricerca artistica si avverte infatti la necessità di esprimere – non solo con la
ceramica, ma anche con il bronzo, il marmo e il granito – temi simbolici che possano riflettere sentimenti
ed emozioni scaturiti dalle sue personali vicende biografiche.
«Adriano Leverone è un autore che, senza mediazioni, ci porta verso un ambito stilistico, quello della
scultura, oggetto nel corso del Novecento e di riflesso ancora ai giorni nostri di un vivace ed appassionato
dibattito. Accusata di staticità e monumentalismo retorico la scultura saprà rinnovarsi proponendosi come
installazione visiva in chiave di prolungamento della corporalità fisica e mentale, oltre la dialettica inerente
il rapporto tra l’oggetto e lo spazio, oppure richiamandosi alla primarietà dell’archetipo e ricercando un
dialogo inedito tra artificio e natura.
Il lavoro di Adriano Leverone si pone al crocevia di queste riflessioni. Autore in grado di coniugare una
notevole perizia tecnica di sapore tradizionale con la produzione di forme aniconiche agili e svettanti, sia
monolitiche che centrate sulla dialettica tra pieno e vuoto e concavo e convesso, Leverone è in grado di
forgiare la materia e di infondere ad essa vita, di emulare la processualità della natura con l’aggiunta della
consapevolezza concettuale che ad essa è negata.
Leverone è un maestro indiscusso nell’uso di molteplici tecniche tese al raggiungimento di un omologo
risultato finale, dalla ceramica al grès, alla pietra con il marmo ed il granito, per finire con un materiale
aristocratico ed impegnativo quale il bronzo.»

Di Mauro Edoardo, ottobre 2007.

Torna in alto